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08/05/2025 17:33
Il giorno che ha portato al fermo delle moto da cross da parte dei vigili di Cassolnovo, in assenza di verbale di sequestro, è stato al centro dell’udienza di giovedì in tribunale a Pavia. Di questo si è parlato nel processo a carico dell’ex comandante Maria Grazia Pietrapertosa e del vice Luigi Critelli, accusati, a vario titolo, di induzione indebita a dare o promettere utilità, concussione, falso in atto pubblico e stalking.
Tra i testimoni dell’accusa, la madre di uno dei due giovani, da cui era partita la denuncia. I fatti risalgono al primo ottobre del 2021. I due ragazzi erano stati visti nei giorni scorsi più volte circolare tra Cassolnovo e la frazione Villareale, a bordo di due moto da cross, risultate non immatricolate. Il giorno stesso del fermo delle moto, uno dei due giovani non si era fermato all’alt di una pattuglia dei vigili in servizio, in cui a bordo c’era proprio Critelli. Entrambi hanno ammesso che erano soliti girare su strade pubbliche e di campagna.
Dopo una breve ricerca, sono stati rintracciati quindi dalla Polizia Locale e invitati a presentarsi al comando dei vigili. Dalle testimonianze è emerso che sarebbe stato chiesto a loro di consegnare i mezzi irregolari in comando. Ma, secondo quanto reso noto dai testimoni, a entrambi i giovani sarebbe stata offerta la possibilità di evitare una multa salata e il sequestro delle moto, qualora le avessero vendute ad altri acquirenti già individuati dai due vigili imputati. Un’anomalia confermata anche da un colloquio tra l’ex comandante dei vigili di Cassolnovo e la madre di uno dei due giovani fermati. Una conversazione registrata e consegnata in Procura a Pavia, da cui è partita poi l’indagine.
In tribunale si è parlato anche dei rapporti dentro il comando della Polizia Locale di Cassolnovo. Rapporti diventati tesi in particolare tra l’ex comandante e uno degli agenti, parrebbe per le continue richieste di cambio turno presentate da quest’ultimo.
Stando a quanto riferito da uno dei vigili in servizio allora, c’era stato un diverbio tra i due, arrivato quasi fino all’aggressione fisica e sanato solo dall’intervento di Critelli. Circostanze che dovranno essere confermate nella prossima udienza in programma il 12 giugno, quando saranno esaminati i testi delle parti civili.