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06/11/2025 10:10
Anche quest'anno a Pavia la serata del 5 novembre ha visto una città divisa in due: in Borgo Ticino i militanti di estrema destra hanno ricordato la morte del militante missino Emanuele Zilli, sul lungoticino sindacati, Anpi, partiti di sinistra e attivisti della rete antifascista hanno organizzato una manifestazione di protesta.

A dividere i due schieramenti, come sempre, un cordone di sicurezza di Carabinieri e Polizia. La rete antifascista contesta la presenza dei gruppi di estrema destra vicino a piazzale Ghinaglia, la piazza dedicata allo studente pavese ucciso nel 1921 da un gruppo di fascisti.

A differenza degli anni scorsi, però, quest'anno non c'è stato il corteo dell'estrema destra in Borgo: in via Scapolla è stato consentito solo un presidio statico davanti alla lapide di Zilli.

Una vittoria, per la rete antifascista, che da tempo chiede di impedire ritrovi neofascisti in città.