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02/07/2025 16:48
Gli esami dei periti non hanno portato a colpi di scena: negli oltre 30 fogli di acetato che contengono le impronte recuperate nei giorni successivi al delitto di Garlasco non ci sono profili genetici che si possono estrarre per eventuali comparazioni. In sostanza, da quei reperti non è possibile recuperare il Dna, che potrebbe essere fondamentale per la nuova indagine. Da quanto si è appreso, solo su uno dei fogli di acetato verranno ripetuti gli esami, perché è stata trovata qualche traccia: anche in questo caso, però, sarebbe estremamente difficile estrarre il Dna.

"Ad oggi - ha commentato la legale di Andrea Sempio, l'avvocata Angela Taccia - non solo l'analisi genetica dei reperti rinvenuti nella spazzatura, ma anche gli esiti emersi dalle analisi svolte sugli acetati confermano ancora una volta che il mio assistito non si trovava sulla scena del crimine, come da anni lui stesso afferma".

L'incidente probatorio proseguirà il 4 luglio. In quella data sono previste le campionature per successive analisi genetiche sui tamponi di Chiara Poggi, su alcune tracce di sangue che non avevano dato risultati all'epoca e su altre tracce rinvenute su un frammento del tappetino del bagno. A quanto risulta, saranno effettuate analisi anche sul frammento di un pelo o di un capello trovato nella spazzatura.

Venerdì, in occasione della ripresa dell'incidente probatorio, i periti potrebbero già far sapere ai consulenti delle parti come intenderanno procedere per la lettura e lo studio dei dati documentali sul Dna trovato sulle unghie di Chiara, che per i pm - sulla base di una consulenza - sarebbe di Sempio. Gli esperti dovranno stabilire se è leggibile e comparabile: una perizia effettuata ai tempi del processo ad Alberto Stasi stabilì che non lo era.