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02/07/2025 18:03
È stato condannato a 27 anni di carcere Daniele Rezza, il 20enne riconosciuto colpevole dell’omicidio di Manuel Mastrapasqua, avvenuto a Rozzano, alle porte di Milano, nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2024. La vittima, 31 anni, era appena scesa dal tram e stava rientrando a casa dopo un turno in un supermercato, quando è stata accoltellata al petto durante un tentativo di rapina per un paio di cuffiette wireless da pochi euro.

La Corte d’Assise di Milano – presieduta da Antonella Bertoja con la togata Sofia Fioretta a latere – ha inflitto una condanna più severa rispetto ai 20 anni richiesti dalla Procura. I giudici hanno escluso l’aggravante del nesso teleologico tra omicidio e rapina aggravata, ma hanno riconosciuto le aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa. Concesse a Rezza anche le circostanze attenuanti generiche.

Nel corso del processo, la parte civile – rappresentata dall’avvocata Roberta Minotti – ha riprodotto in aula l’ultimo vocale che Manuel stava inviando alla fidanzata al momento dell’aggressione. Una prova drammatica che ha spinto i familiari della vittima a lasciare l’aula, mentre la sorella è rimasta ad ascoltare.

Rezza si era inizialmente dato alla fuga, prima di costituirsi ad Alessandria. In aula ha chiesto perdono, sostenendo di non aver voluto uccidere Manuel, ma solo rapinarlo. È anche imputato in un altro procedimento per un’aggressione con coltello avvenuta poche settimane prima dell’omicidio.