21/08/2025 11:30
A Cologno Monzese è esplosa la protesta dei lavoratori di Siae Microelettronica e SM Optics, due aziende storiche delle telecomunicazioni oggi travolte da una crisi profonda. Da mesi i dipendenti non ricevono lo stipendio, i contributi non vengono versati regolarmente e per molti la sopravvivenza quotidiana è diventata un ostacolo.
Alla mobilitazione hanno aderito tecnici e ingegneri altamente specializzati, figure strategiche per un settore che rischia ora di perdere competenze cruciali. Sessanta esuberi già annunciati aggravano il quadro, mentre la produzione resta ferma e cresce il malcontento tra chi chiede certezze sul futuro.

Al tavolo ministeriale convocato a giugno, la direzione ha ammesso la gravità della situazione, promettendo di coprire almeno parte degli arretrati grazie a crediti in riscossione. Invitalia, pur non concedendo prestiti immediati, lavora a un dossier per favorire l’ingresso di un nuovo partner industriale, mentre Regione e Comune sollecitano soluzioni rapide.
I sindacati chiedono un intervento diretto dello Stato, temendo che senza un’azione concreta mille posti di lavoro e un patrimonio tecnologico riconosciuto a livello internazionale possano andare perduti.