26/07/2024 13:55
Continua la battaglia degli inquilini delle residenze del Pio Albergo Trivulzio, contro la cessione da parte della storica Baggina milanese di parte del patrimonio residenziale al fondo INVIMIT, con lo scopo di valorizzare gli immobili e sanare il grosso debito che la struttura ha a livello sanitario.
Il problema è che a pagare sono gli inquilini che vivono da anni in quegli stabili sono per lo più lavoratori e pensionati, molti ex dipendenti del Pat, che hanno stipulato contratti a canone concordato o a canone libero, sulla base dei loro redditi, a prezzi superiori di quelle delle case popolari ma inferiori a quelli di mercato. In molti anche hanno speso decine di migliaia di euro per ristrutturare gli alloggi.
Gli inquilini si sono così trovati venerdì mattina alla residenza di via paolo bassi insieme ai sindacati per raccontare anche alcune situazioni che stanno vivendo sulla loro pelle.
Inoltre nelle ultime settimane, dopo l’audizione in consiglio regionale del commissario straordinario del Pat Paolo tronca, diverse notizie sono uscite sui casi di casi di personaggi noti e con redditi non certo bassi, che vivono in case dell'ente, pagando canoni che non riflettono gli attuali, altissimi, valori di mercato delle zone centrali di Milano. Questo, però per i sindacati rischia di dare una immagine molto parziale dell’inquilinato dal PAT