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28/10/2025 17:34
Il ministro della giustizia Carlo Nordio torna a parlare del caso di Garlasco e lo fa al salone della Giustizia di Roma. Da una parte Nordio sottolinea, senza entrare nel merito, come i cittadini siano davanti a un paradosso che vede due inchieste parallele, una conclusa con una persona che ha subito anni di prigione e un’altra che va in direzione opposta. "Ci sono processi e indagini -continua Nordio - che vanno avanti perché la verità non si è mai trovata. A un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 anni ricostruire una verità giudiziaria" ha aggiunto Nordio sottolineando, però, come l'azione penale però sia obbligatoria. “I pm che stanno seguendo questa seconda inchiesta sono persone serissime, e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato è giusto indagare” dice il ministro. Il riferimento è alla nuova indagine sul delitto di Garlasco che vede al centro Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, anche se è già stato condannato Alberto Stasi. Intanto continuano anche le indagini parallele sull’ex procuratore di Pavia Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari. Il tribunale del riesame aveva disposto il dissequestro dei device sequestrati dalla procura di Brescia, la quale ha già di nuovo sequestrato sia i computer di Venditti, che dei carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, all’epoca in forza alla procura di Pavia. Il nuovo decreto di sequestro “è stato disposto per motivi formali e non di merito”. La stessa Procura, però, chiarisce che non potrà andare a fare ricerche con parole chiave nei dispositivi, perché questo metodo non "consentirebbe una acquisizione completa e proficua di tutti gli elementi di prova necessari", come pure fotografie o conversazioni su soggetti nascosti dietro "nomignoli" o altro. Proprio su questa caccia di presunte prove così vasta e generica, senza introduzione di parole chiave per le acquisizioni informatiche, verterà il ricorso della difesa dell'ex magistrato, oltre che sull'assenza di indizi anche minimi per andare ad effettuare perquisizioni e sequestri.