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08/05/2025 17:20
Acquazzone o, come si usa dire oggi, bomba d’acqua? Comunque la si voglia chiamare (ma chi c’era parla di un forte temporale, nulla di più), è bastato a mandare in tilt per alcune ore diverse zone dell’Oltrepò orientale.
Qui siamo nella frazione Boccazza di Stradella, nella parte est del territorio, dove, per la seconda volta in meno di un mese, i residenti ai piedi delle colline di Montù Beccaria, si sono trovati a mollo: fossi straripati, strade invase dall’acqua e case allagate.
Sempre a Stradella, ma più a ovest, in prossimità di una stazione di servizio al confine con Canneto Pavese, la provinciale è stata (anche qui per la seconda volta in pochi giorni), invasa dai detriti trascinati a valle da un ruscello che, un tempo, era libero di sfociare nel torrente Versa ed oggi si trova il corso sbarrato.
Disagi anche più a monte, nella frazione Beria alta di Canneto dove di recente i residenti hanno inviato una petizione al Comune per chiedere interventi di manutenzione dei fossi di scolo.
Ma gli allagamenti più gravi sono accaduti, ancora, nella frazione Vigalone.
Seppur di portata non paragonabile a quello dell’estate 2022 quando ci furono gravi danni ad aziende e abitazioni private, il nubifragio di martedì ha evidenziato un problema noto da tempo e per il quale il Comune ha messo in campo un progetto milionario finanziato in parte dal Pnrr e che dovrebbe prevenire il ripetersi di situazioni simili: i lavori non sono ancora iniziati.