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23/04/2025 17:15
Ha solo 18 anni il più giovane dei quattro ragazzi fermati per l’omicidio di Mohamed Elsayed Elsharkawy, 21 anni, accoltellato a morte nella notte tra il 19 e il 20 aprile ad Abbiategrasso, alle porte di Milano. Il più anziano del gruppo ha 30 anni, tre dei fermati sono fratelli, il quarto è un loro coetaneo. Tutti italiani, sono accusati di omicidio in concorso.
I carabinieri li hanno arrestati all’alba di mercoledì 23 aprile, sempre nella cittadina dove si è consumato il delitto. Alla base dell’aggressione, secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe un debito legato allo spaccio di droga: si parla di circa 600 euro per una partita di hashish.
Mohamed è stato trovato in fin di vita da un passante, riverso in una pozza di sangue sotto il porticato di un palazzo popolare in via Fusé, poco dopo le due del mattino. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Legnano, il giovane è morto nonostante un intervento chirurgico d’emergenza. Non aveva precedenti penali, ma in Italia era registrato con diversi alias. L’identificazione è avvenuta grazie alle impronte digitali.
Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire quanto accaduto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze raccolte. Secondo quanto emerso, in quella notte si sarebbero verificate tre risse tra un gruppo di nordafricani e un gruppo di italiani. La seconda, quella che si è rivelata fatale per Mohamed, sarebbe scoppiata nei pressi di un locale del quartiere.
Nel corso della colluttazione, è spuntato un coltello. Uno degli indagati ha sostenuto che l’arma fosse della vittima, ma sarà l’autopsia a chiarire i dettagli. Il colpo mortale ha raggiunto Mohamed al petto.
Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno trovato abiti sporchi di sangue riconducibili agli indagati. Le indagini proseguono per accertare le responsabilità individuali e il contesto in cui si è consumato l’omicidio.