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07/05/2025 16:18
Cosa resta della vita quando a riempire i nostri cestini non è più la frutta che mangiamo tutti i giorni, ma armi? A questa domanda risponde Natura Morta, l’ultima provocazione di Jago: una scultura che guarda Caravaggio dritto negli occhi e rovescia la prospettiva. Il progetto prende vita negli spazi suggestivi della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, dove l’artista mette in scena un’opera dal messaggio potente: un cesto colmo non di vita, ma di distruzione. Pistole, mitra, fucili: strumenti reali, scolpiti con precisione chirurgica, che prendono il posto dei frutti maturi del maestro Caravaggio, raccontando una società dove la violenza è diventata quotidianità.


Natura Morta, visitabile dall’8 maggio al 4 novembre, non si ferma alla denuncia: è un’indagine sul tempo, sulla fragilità, sull’umanità perduta dietro la produzione seriale di morte. Un gesto scultoreo che rompe le regole della tradizione per parlarci – oggi – del mondo che abitiamo. E del rischio concreto che la bellezza venga sopraffatta dal rumore delle armi.