Prodotti Tipici Lomellini

  • Categoria: Storytelling
  • Pubblicato: Martedì, 15 Settembre 2020 13:20
  • 15 Set

Il territorio lomellino non è solo caratterizzato da attrazioni per gli occhi ma anche e soprattutto per il gusto. La “nostra” cucina è caratterizzata da un’origine contadina quindi piatti semplici preparati con prodotti forniti direttamente dalla campagna. Come ogni menù che si rispetti si parte dal bere e in particolare del vino. Per parlare di un vino che non sia originario dell’oltrepo dobbiamo tornare indietro nel tempo fino alla dominazione celtica nel nord Italia. Ai tempi la bevanda tipica della popolazione barbarica era ovviamente la birra che coltivavano ovunque ad eccezione di Vigevano dove il territorio collinare spinse alla coltivazione del vino in particolare dell’uva vespolina. Quando i romani arrivarono a Vigevano videro la coltivazione celtica e una loro innovazione nell’ ambito della produzione del vino: conservavano il prodotto finale nelle botti e non negli otri, ciò permetteva al mosto di respirare meglio nel periodo di fermentazione. Verso la fine del 1800 in Europa arrivò un insetto molto dannoso per le viti “La Fillossera” che provoca in breve tempo gravi danni alle radici e la conseguente morte della pianta attaccata ad eccezione di alcune viti americane. I coltivatori allora come stratagemma per continuare la coltivazione della vite anziché piantare direttamente l’uva nel terreno la piantavano in un tronco di uva americana in modo da impedire all’insetto di mangiarla. Qualche anno fa a Robbio l’agriturismo Pescarolo ha deciso di andare in giro per l’America alla ricerca di una pianta di uva vespolina da riportare nel territorio lomellino e creando così il “Vino dei Celti” l’unica vera testimonianza di vino lomellino. E ora dopo il bere si passa all’antipasto. Nella nostra zona sono caratteristici diversi tipi di salumi come per esempio il salame d’oca o il salame della duja.

Per sentire parlare di salame d'oca per la prima volta invece dobbiamo tornare indietro nel tempo fino al XV a Mortara dove la comunità ebraica che non poteva mangiare il maiale produceva il salame con l'oca.Questo salame ottenne anche riconoscimenti ufficiali che provano l’apprezzamento del prodotto anche al di fuori del territorio della Lomellina, come la medaglia d’oro conferita al Salame d’Oca di Mortara presentato dal Maestro salumiere Carlo Orlandini in occasione della Seconda Esposizione Internazionale di Parigi del 1916. Col tempo arrivò anche il secondo “premio” per questo prodotto cioè il titolo di IGP(indicazione geografica protetta) l'unico prodotto lomellino che ha ottenuto una denominazione protetta. La lavorazione del prodotto non deve per forza avvenire a Mortara ma anche in città tra cui Vigevano  infatti 2 dei 7 salumifici appartenenti al consorzio sono di Vigevano: la fattoria e il salumificio Bertoni. In particolare a Vigevano abbiamo una dimostrazione di quanto l’oca sia un prodotto fondamentale cioè il ristorante l’Oca Ciuca la cui cuoca e proprietaria è arrivata in semifinale di Cuochi d’Italia.

Dopo questo buonissimo antipasto passiamo al primo piatto che è la Zuppa alla Pavese.La zuppa alla pavese è un piatto appartenente alla tradizione gastronomica di Pavia e consiste in una zuppa in brodo costituita da pane raffermo casereccio, formaggio e un uovo fresco al centro.Si narra che questa ricetta fu preparata per la prima volta durante la battaglia di Pavia quando Francesco I re di Francia fu catturato e portato in una cascina per riposarsi.Una volta arrivato lì (cascina Repentina) la contadina stupita dall’ospite e presa alla sprovvista preparò una zuppa composta da quello che aveva in casa al momento.Francesco apprezzò talmente tanto il piatto che l’anno dopo la prigionia la introdusse a corte come uno dei piatti del loro menù.Un ingrediente fondamentale della cucina lomellina è il riso preparato in diversi modi e per citare alcuni abbinamenti con prodotti “nostri” sono il risotto con gli asparagi oppure con la zucca Bertagnina di Dorno.