Calzaturifici di nicchia, ma occorre reinventarsi

  • Categoria: News
  • Pubblicato: Lunedì, 19 Novembre 2018 10:16
  • 19 Nov

Nel 2018 hanno chiuso 7 calzaturifici nella Provincia di Pavia; dato in contro tendenza rispetto al mercato nazionale, in cui le esportazioni per, ad esempio i materiali per le scarpe e la gomma, hanno raggiunto il 18%.

I calzaturifici vigevanesi sono, ormai, tutti conto terzisti per importanti marchi dell’alta moda come Manolo Blahnik e Hermes. Le scarpe vengono progettate e realizzate a Vigevano, ma avere un unico grande cliente è molto rischioso, soprattutto negli ultimi anni, in cui i grandi marchi spostano le produzioni in paesi in cui la manodopera costa meno. L’unico grande marchio vigevanese è Moreschi che progetta e realizza solo una parte della produzione a Vigevano, una parte della produzione è, da anni, stata spostata in Marocco, paese con una manodopera meno costosa.

Ci sono molti piccoli imprenditori che lavorano con l’unico scopo di andare in pensione, ma, così facendo, le loro professionalità andranno perse, se non le trasmetteranno ai giovani. Le aziende che hanno bisogno di assumere fanno rientrare nel circuito i dipendenti delle ditte che han chiuso. Ormai non si formano più i giovani e, nel calzaturiero, i dipendenti sono over 50. Spesso viene chiesto alle orlatrici di diventare a loro volta contoterziste, vedendosi drasticamente ridotte le tutele.

Il distretto vigevanese ha subito la tendenza della moda low cost, che non cerca più la qualità, ma la quantità; occorre rinnovarsi, reinventarsi, convertirsi. Vigevano in passato è stata un ditretto della seta, successivamente dei cappelli, e negli ultimi anni il calzaturiero si è evoluto nel meccanocalzaturiero.